La Triade alchemica della Trasformazione ~ l’agente coagulante
Ogni creazione dell’Universo segue un modello specifico, che si conforma ad una Legge Fondamentale. La Legge delle Tre Forze.
Nei confini necessariamente dettati da questo mezzo di condivisione, esamineremo questo modello in un contesto specifico, molto vicino alla nostra opera spirituale quotidiana, e di utilità pragmatica nel nostro percorso di realizzazione della Verità di ciò che siamo. Certamente, il fatto di descrivere questo modello all’opera non ci esimerà in alcun modo dal dover verificare esperienzialmente e personalmente la sua esistenza e validità; tuttavia, è necessario procedere in questo modo, perchè una Regola iniziatica fondamentale ci insegna che il primo passo del Cammino è sempre il Sapere.
Nel nostro percorso spirituale di esseri umani, nei primi anni e decenni di pratica laddove essa esista, ci troviamo sempre di fronte ad un fatto energetico da fronteggiare: vi è qualcosa dentro di noi che ci impedisce di proseguire il Cammino. Ci troviamo di fronte ad un ostacolo, una barriera, un muro, che si manifesta in una convinzione interiore, in una credenza limitante, che ci sbarra la strada. Ognuno di noi conosce sempre, in ogni momento, quale sia questa barriera, questo ostacolo; lo conosce benissimo, ma in genere la Personalità tende a nasconderlo, a renderlo evanescente, irrilevante, perchè un’altra parte di noi, che si sta svegliando, sa che questo è un ostacolo alla sua riemersione, e sa che esso deve essere trasformato.
Questa barriera interiore può diventare molto dolorosa, e foriera di una grande sofferenza. Perchè da un lato, la nostra Natura Solare preme per trasformarla; dall’altro, la Personalità si oppone perchè questa barriera è una parte della sua struttura, e non vuole mollare l’osso perchè crede che se lo farà si avvicinerà alla sua Morte prematura. L’attrito tra queste due pressioni esiste sempre nel percorso spirituale di un essere umano; il prodotto di questo attrito è la sofferenza emotiva, ed essa è la spia inequivocabile che c’è qualcosa dentro di noi che deve essere trasformato per continuare il Cammino.
In genere, un essere umano resiste a questo attrito, ed è capace di manifestare una immane quantità di una resistenza fondamentalmente inutile. Questa resistenza, questo attrito, è una emozione, specifica per ogni essere umano, nel quale un essere umano si abitua a permanere, come un vestito logoro e strappato che non vogliamo sostituire con una tunica radiante. Quale che sia l’emozione, non è piacevole, perchè è a bassa Vibrazione: ed il risultato è una inutile sofferenza auto-inflitta, perchè la Vita ci sta spingendo ad avanzare, mentre noi resistiamo in una posizione che non funziona più.
Quando il livello di sofferenza raggiunge il punto interiore nel quale siamo realmente stufi di soffrire, allora in quel momento si può innescare il Processo alchemico della Trasformazione. Questo Processo non si innescherà mai da solo, e per innescarsi sono necessarie alcune condizioni; nei primi anni e decenni di Lavoro, il suo innesco è in genere la percezione di una sofferenza emotiva che non siamo più disposti a tollerare. Dopo una certa soglia, non diventa più necessario arrivare ad una sofferenza immane prima di convincersi a trasformare: perchè abbiamo realizzato, al di là delle parole e della letteratura, che permanere nella sofferenza emotiva di resistenza è fondamentalmente inutile.
L’agente coagulante del Processo alchemico di Trasformazione è VOLONTÀ. A un dato istante, per esempio là dove ci siamo realmente stancati di soffrire, Intento di trasformare le nostre condizioni diventa più forte della resistenza della Personalità. E a quel punto, per sua stessa natura, il nostro Intento comincia a condensare Vibrazioni interiori di un ordine differente: ovvero, cominciamo a cambiare le nostre Emanazioni. E per la Legge di Risonanza, al cambio delle nostre Emanazioni, inizia a cambiare la risposta dell’Universo al nostro Campo di Energia: quindi, incominciano ad apparire alla nostra Coscienza nuove possibilità, nuove strade, nuove occasioni per trasformare la barriera interiore che ci troviamo di fronte.
Ora, il fatto che appaiano alla nostra Coscienza nuove possibilità non significa che le utilizzeremo. Non significa che supereremo il mare davanti al Sapere. Tuttavia, il fatto che queste possibilità siano apparse significa che si è verificato dentro di noi un cambio di Emanazione; ovvero, VOLONTÀ comincia a modificare le condizioni cristallizzate pregresse. Se la resistenza è più forte di VOLONTÀ, qualsiasi cosa appaia, se foriero di cambiamento, sarà deflesso, rimosso o annullato.
VOLONTÀ nel Tempo è agente coagulante perchè è selettore di Emanazioni. Senza la sua comparsa e senza la sua Persistenza, il Processo alchemico di Trasformazione non può nè innescarsi, nè tantomeno proseguire fino al risultato. Quindi, se un essere umano non matura in sè stesso un Intento sufficientemente forte di smettere di soffrire inutilmente, o smettere di restare inerme di fronte ad una barriera interiore che lo limita e lo comprime – illudendosi che se ne vada da sola – non vi è alcuna possibilità di reale Trasformazione.
La barriera interiore resta al suo posto, e noi ripetiamo un altro giro di giostra credendo di poterla aggirare.