Dialogo di ordinaria follia

Ore 09:15. Nel pieno di un traffico intenso che non procede. Da venti minuti camminiamo a singhiozzo, restando fermi la maggior parte del tempo.
Ma tu ti fai questo traffico tutte le mattine?
Beh, non proprio tutte le mattine, ma la maggior parte sì. Le ho provate tutte, le strade alternative. Non se ne esce. Finisco per fare la fila anche lì, e allora tanto vale fare questa.
Hai provato a partire prima da casa?
Guarda, le ho provate tutte. Partire prima, per poi arrivare un’ora prima dell’ingresso, e poi che faccio un’ora in macchina? Dopo, ovviamente, non posso partire, se no mi gioco tutti i permessi di un anno nel giro di un mese, per non parlare dei richiami dei superiori. Guarda, se sono qui a quest’ora, è perchè non c’è alternativa.
C’è sempre un alternativa…
Ah, sì, e qual’è? Dimmela, perchè mi daresti davvero una mano…
Beh, per esempio non puoi concordare un ingresso differenziato con la tua struttura?
Ma stai scherzando? Se gli vado a chiedere di concordare l’ingresso, mi prendono sott’occhio, ed io il posto di lavoro non lo rischio per queste scemenze, meno che mai in un periodo come questo. Mi faccio il traffico, guarda! Preferisco!
Hai mai pensato ad un nuovo lavoro?
Ah, ecco! Lo dicevo io, che ancora non avevi cominciato con le tue strambe teorie! Ma chi me lo dà, un nuovo lavoro? E poi, di questi tempi! Che mi metto a fare?
Ma non è obbligatorio lasciare questo lavoro mentre ne cerchi un altro. Puoi provare a vedere più vicino alla tua casa, o qualcosa con orari differenti…
Ma sei uno scienziato, allora! Ma i giornali li leggi? Ma in che mondo vivi? Il mio lavoro è questo, e di questi tempi me lo tengo pure stretto. Poi, si vedrà…
Ah, ma allora ti piace! Scusa, non lo avevo capito…
Mi piace? Ma stai scherzando? Lo detesto! La domenica sera mi prende un tale senso di vuoto quando penso alla giornata dell’indomani che tu non puoi fartene un’idea! Che importa se mi piace? Lo faccio e basta. Ma tu che ne capisci di queste cose? Con le tue teorie, mah, io non lo so mica dove stai con la testa! Mi sembri un alieno!
Passano 20 minuti. Siamo sempre in fila in un traffico che non si muove.
Del tuo lavoro, di questo traffico, ne hai mai parlato con tua moglie?
Con mia moglie? E perchè?
Beh, potrebbe aiutarti a trovare una soluzione…
Chi, mia moglie? Guarda, meno ci parlo e meglio è, con mia moglie. Lei è un’artista a creare problemi, non a trovare soluzioni!
Ma scusa, una famiglia è una comunità, di supporto, di sollievo. Parlane con tua moglie. Manifestale il tuo malessere. Non vi farà che bene.
E che le dico? Che detesto il mio lavoro? Che mi faccio tre ore di traffico al giorno in automobile e arrivo a casa coi nervi scoperti? E che può farmi, mia moglie? Che poi, se le dico questo, lei prende e lo va a ripetere a pappagallo ai suoi genitori, che poi vengono da me e mi cominciano a rompere le scatole. Che ti stai mettendo in testa? mi vengono a domandare. Mica vorrai far soffrire nostra figlia, eh? Mia moglie? Lasciamo perdere…
Ma scusa, hai mai provato, a parlare con tua moglie, oppure no?
Ah, ma allora non capisci! Ma che le dico?
La verità, per esempio. Che non ami il tuo lavoro, e che non sei felice.
Ecco. Così mia moglie prende, e scappa dai suoi genitori. Abbiamo un mutuo da pagare! Che importa se io detesto il mio lavoro, o se mi faccio tre ore di traffico al giorno! La banca vuole i soldi, non mi fa saltare la rata perchè non sono felice! Boh, a volte proprio mi sembri di un’altra galassia! Che vuoi che mi risponda, mia moglie? Caro, devi lavorare. Se noi non paghiamo il mutuo, la banca ci butta fuori di casa! Ed io prendo, e me ne torno dai miei genitori, così vediamo se sarai davvero felice, allora!
Ma sei sicuro che reagirà davvero in questo modo? Se non provi a parlarle, che ne sai?
Ma la conosci, mia moglie, o no? Lo sai com’è fatta. Già lo vedo: entro in casa e le dico “Cara, sono stufo del mio lavoro!”, e lei mi fa “Caro, fattene una ragione. Come paghiamo il mutuo?”. Che cosa ottengo? Zero. Tanto vale andare avanti, e sperare, che so, in qualche botta di fortuna! Hai visto mai…
Quindi, stai facendo un lavoro che detesti, che non ti rende felice, lo farai ogni giorno della tua vita per pagare il mutuo di una casa in cui vai solo a dormire, e i fine settimana altro non fai che riposarti per ricominciare il lunedì successivo?
E qual’è il problema? Hai per caso una soluzione migliore? Ho una famiglia, un mutuo, e le rate da pagare. Me le paghi tu? Vinco alla lotteria? Vado a rubare? Questa è la mia vita. Questa è la mia vita! Che cos’altro posso fare?